Descrizione
Di mattino la casa è sempre fredda.
Doveva essere ancora presto, fuori ancora scuro, quando nel buio ho chiamato Gabriela, due volte. Nell’altra stanza l’ho sentita alzarsi, infilare le ciabatte e la vestaglia.
“Cosa c’è?” ha chiesto, quando è arrivata in camera col viso assonnato.
Ho pensato che era sempre bella anche con gli occhi semiaperti. Le ho fatto una carezza ma mi è parso che volesse ritrarsi, avrei voluto dirle qualcosa di tenero.
“Allora? Perché mi hai chiamato?”
Non ho risposto subito, mi pareva di aver bisogno di un caffè e in fondo mi rendevo conto che non era così importante parlare, volevo solo averla qui vicino a me.
“È freddo vero?” ho mormorato per dire qualcosa. Lei mi guardava.
Non ha risposto, non era una domanda. È andata alla finestra della camera e ha aperto gli scuroni.
Un colore bluastro di luce livida e nebbiosa è entrato nella stanza; prima che richiudesse i vetri ho sentito la punta acuminata del freddo tra le spalle.
Mentre andavamo in cucina ho detto solo “mi è parso di aver sentito una voce, quasi un lamento”.
ALESSANDRO CARTONI vive sulle colline al confine tra Marche e Umbria, insegna letteratura nella scuola superiore. Nel 2008 ha vinto il premio Inedito Torino per la sezione Racconti. È membro del laboratorio collettivo Carboneria Letteraria. Suoi racconti sono apparsi in antologie per Transeuropa, Lavoro Editoriale, Eclissi, Perrone, Pequod. Nel 2010 sempre per Perrone è uscita la trilogia “Io sono la nemesi”. Nel 2014 ha partecipato al volume “Canti d’abisso” a cura di Alessandro Morbidelli, Origami Edizioni. Nel 2017 ha pubblicato per 0111 Edizioni il volume di racconti “Dove ballano le ragazze”.
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