Descrizione
Facendo ricorso agli ormai numerosi studi di antropologi e antropologhe che hanno osservato l’Italia sociale e le sue istituzioni, il volume intende rispondere a una domanda, soltanto all’apparenza banale: «che cosa si può dire di antropologico sul welfare?». Nonostante sia da tempo pesantemente “sotto attacco”, in Europa e in Italia il welfare esiste e resiste come parte integrante del sistema sociale europeo. Proporre una lettura del welfare italiano che tenga insieme piani di analisi e “giochi di scala” differenti significa restituire un’immagine complessiva del sistema socioculturale in cui viviamo, mettendo in luce la capacità dell’antropologia di contribuire in modo sia teorico sia applicato al benessere della società.
Valentina Porcellana, PhD in Antropologia della complessità, è ricercatrice e docente presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università della Valle d’Aosta dove insegna Antropologia alpina e Antropologia del welfare. Si occupa di antropologia applicata ai sistemi socio-sanitari, di processi partecipativi e di attivazione di comunità in contesti urbani e montani e di valutazione qualitativa dei servizi sociali ed educativi. Tra le sue pubblicazioni: In nome della lingua. Antropologia di una minoranza (2008); Sei mai stato in dormitorio? (2011); Dal bisogno al desiderio. Antropologia dei servizi per adulti in difficoltà e senza dimora a Torino (2016); Costruire bellezza. Antropologia di un progetto partecipativo (2019).