Descrizione
L’Alto potenziale cognitivo (plusdotazione) è una neuro atipicità che si presenta con caratteristiche neuropsicologiche specifiche: discrepanza tra abilità cognitive e competenze strumentali, ipersensibilità, iper reattività emotiva, pensiero divergente, pensiero arborescente, precocità di raggiungimento di determinate tappe di sviluppo, velocità nell’acquisizione, difficoltà di attenzione, di concentrazione, fatica nell’organizzare sequenzialmente le informazioni, eccetera…
L’aspetto generale che caratterizza i bimbi APC è la forza dell’intelligenza “fluida”, vale a dire l’abilità di risolvere nuovi problemi, cogliere connessioni, sviluppare nuove conoscenze. Un altro aspetto che può manifestarsi è la creatività.
L’APC non è “solo” rapidità, folgorazione, apprendimento precoce, interesse per temi primari, sensibilità e così via (cosa che pone il problema della noia delle cose scolastiche, già sapute).
Conosciamo giovani brillanti, dall’intelligenza fluida scoppiettante, curiosi, creativi, ma che possono apparire pigri, tergiversatori, insicuri, annoiati, ansiosi, sognatori.
In generale osserviamo una discrepanza tra qualità di ragionamento (input) e qualità delle esecuzioni (output).
Essere ad Alto Potenziale è qualche cosa di più complesso e differente dall’essere “maggiormente intelligente” della media.
L’APC può caratterizzarsi in un modo di funzionare intuitivo, visivo, gestaltico. Come strutturarlo?
L’APC può caratterizzarsi nella scarsa coscienza delle proprie modalità di apprendimento. Come acquisire consapevolezza?
“Il lato oscuro della forza” tratta di questi e altri quesiti.